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_aCarrino, Luigi Romolo _0IT\ICCU\LIGV\005290 _4aut |
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_aAcqua storta / _cL. R. Carrino. |
260 |
_aPadova : _bMeridiano zero, _c[2008] |
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300 |
_a125 p. ; _c19 cm. |
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520 | _aDon Antonio è un boss della camorra napoletana. Ai figli ha insegnato i valori della Bibbia, perché la Bibbia ci dice quello che dobbiamo fare, ci dice quali sono le cose giuste. E portare rispetto è una di queste. Suo figlio Giovanni i discorsi troppo complicati non li capisce, non è come il padre o come sua moglie Mariasole: la famiglia è l'unica realtà che conosce, e non si fa troppe domande. Un periodo al carcere minorile, un matrimonio combinato per mettere pace fra la sua gente e quella di Don Pietro Simonetti, gli affari di famiglia. Poi un giorno Giovanni incontra Salvatore. E in Salvatore si perde: attrazione inattesa, scombussolamento di viscere, fino a non poterne più fare a meno. Ma il loro amarsi è una bestemmia sull'altare di Santa Chiara. Con il suo amore Giovanni manca di rispetto a sua moglie e soprattutto alla famiglia. E nel mondo di Don Antonio questo è il peccato più grande. Un peccato che si paga molto caro. E quindi precauzioni, sotterfugi e testimoni eliminati, che non bastano però ad arginare il fiume in piena. A Giovanni sembra che tutti conoscano il loro segreto. Bisogna mettere la cosa a tacere. A ogni costo. Prima che sia troppo tardi. Una storia che inizia a poche ore dall'epilogo, per ricostruire in una carrellata a ritroso gli eventi degli ultimi tre giorni. Una prosa fluida e inesorabile come il percorso di un proiettile. | ||
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